Palazzo Altemps

Ubicato in via Sant’Apol|inare, Palazzo Altemps fu iniziato prima del 1477 per Girolamo Riario.
Proprietà del Collegio Spagnolo il palazzo è stato acquistato dallo Stato per ospitare, oltre alla Collezione Altemps, soprattutto la nuova sezione sul collezionismo antiquario del Museo Nazionale Romano costituita da collezioni insigni di antichità.
Il capillare e sistematico restauro del palazzo si è sviluppato con una preliminare ricerca bibliografica e archivistica, una raccolta, revisione e integrazione dei rilievi grafici e fotografici, una ricognizione dell’apparato decorativo, uno studio sull’originaria consistenza della collezione di sculture antiche e la verifica delle condizioni statiche.
L’ìntervento diretto della pubblica amministrazione è stato altresì preceduto e integrato da indagini e interventi conoscitivi, come lo scavo archeologico, l’indagine stratigrafica, la descialbatura.
Questi esami hanno consentito l’individuazione e, quindi, la rimozione di corpi estranei, quali alcuni moderni impianti o tramezzi che hanno sezionato le sale.

Per quanto riguarda il restauro degli affreschi, le prime ricognizioni condotte dai restauratori hanno riguardato la ricerca stratigrafica sugli intonaci che hanno consentito il riconoscimento
delle trasformazioni operate su alcuni ambienti e il rinvenimento di un apparato decorativo straordinariamente articolato e in gran parte del tutto ignoto.
Nell’area frontale i complessi problemi legati al passaggio di nuove canalizzazioni e impianti per l’allestimento degli uffici del palazzo, e per adeguarlo alle nuove normative vigenti
in materia di sicurezza e impiantistica, si è proceduto al rifacimento degli impianti idrici, elettrici, antincendio, antintrusione , al restauro degli infissi in legno e del portone d’ingresso, nel rispetto delle antiche forme e materiali a tal fine si sono riutilizzati gli antichi vetri, cardini, serramenti e infissi di legno destinati alle finestre dei tre piani.
Per fare tutto ciò si sono evitate demolizioni e consistenti aperture di tracce, ricercando continuamente la possibilità di utilizzare intercapedini, controsoffitti, tiraggi preesistenti o vecchie tracce di impianti fatiscenti da smantellare per evitare alterazioni e demolizioni.



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